Palazzo De Carolis è tra gli edifici più rappresentativi del Settecento Romano. Costruito nel 1714 da Livio De Carolis come residenza, successivamente l’edificio viene venduto ai gesuiti. Infine il palazzo viene acquistato dal Banco di Roma che lo sottopone ad un intervento di trasformazione per ospitare gli uffici di rappresentanza della banca, su progetto dell’arch. Pio Piacentini che adatta gli ambienti ristrutturandoli in stile Liberty.
Il grande cortile viene così coperto e trasformato in salone della banca. I numerosi cambi di destinazione e le conseguenti modifiche alterano profondamente la conformazione dell’edificio, frammentandone la struttura e gli spazi. Il progetto di riordino richiesto attualmente dalla committenza è stato interpretato individuando una duplice finalità: consentire l’utilizzo da parte del personale e degli utenti di Unicredito, seguendo le logiche di progettazione globale del concetto ”Flagship”, e fornire una chiave di lettura degli spazi e del loro rapporto con la città, tenendo conto del fatto che la collezione di Unicredit Banco di Roma è esposta in alcune sale del palazzo , e contempla artisti quali Andy Wahrol, Giorgio Morandi, Enrico Balla.
Isola Centrale
L’elemento decorativo e quello volumetrico si fondono nella struttura denominata isola centrale. A partire da questo elemento centrale si espandono i divani a gradinata completamente rivestiti in laminato, mentre la parete curvilinea retro banco reception si estende a completamento dell’isola. Internamente si collocano tre postazioni internet con piano in laminato.
Stone age
Il progetto prevede l’integrale svuotamento della sala in stile Liberty e l’inserimento della struttura composta da elementi verticali sostenenti un semicerchio (Stone Age). Tale struttura collega l’isola centrale agli uffici circostanti , che comprendono armadiature a due ante scorrevoli. Negli uffici si trovano postazioni ellittiche con piano nero, corredato di consolle operativa in cristallo.